letture estive

Il venerabile Sole 24 ore ha chiesto ad un po' di gente a caso di consigliare letture estive. Mi autoinvito all'evento, in quanto elemento non meno casuale degli altri.

Improvvisi per macchina da scrivere, di Giorgio Manganelli: nella costosa edizione Adelphi, gli articoli, gli elzeviri, le improvvisazioni calcolate dell'intellettuale milanese apparse su riviste e quotidiani nel corso di una dozzina d'anni. Da leggere per capire il valore della parola, della polemica appassionata e costruttiva. Ma anche per gustare il piacere sottile del paradosso, della presa di posizione antirazionalista eppure perfettamente plausibile.

Racconti, di Guy de Maupassant: io ho una consunta edizione Garzanti, essenziale ma con un apparato critico più che accettabile. L'estroso scrittore francese dispiega i suoi mezzi d'artista in una cavalcata attraverso i temi a lui più cari: la casualità, la morte, la follia. Basterebbero forse solo questi lampi narrativi per definire l'autore di Bel Ami un mostro sacro della letteratura. Satiro stanco e amante del compromesso, scettico nato ancora disposto a provare pietà per il generale squallore della vita.

Poesie, di Sandro Penna: nella consueta collana Garzanti, l'intero corpus dell'autore romano. Un intreccio di sentimenti minimali eppure complessi, densi e leggeri, fatti di sensazioni a pelle, derive mistiche e bruschi ritorni ad una sensualità ora lieve ora grezza. Poeta della sofferenza e della negazione, Penna è rimasto confinato, nonostante la robusta produzione critica a suo favore, in un ambito minoritario, sul limitare della poesia che conta. Misteri dell'editoria. Ma la vita di un poeta è sempre dominata dal mistero. Diffidare di quelli che hanno avuto un'esistenza comoda.

Il ponte sulla Drina, di Ivo Andric: romanzo lento, avvolgente, descrittivo. La vicenda del popolo bosniaco raccontata attraverso le vicende di un ponte, luogo strategico e di passaggio per eccellenza, crocevia, zona di scambio. La Bosnia alle sue radici, in un crogiolo culturale ed etnico in bilico tra oriente e occidente, tra Cristianesimo e Islam. Una lettura non facile, forse poco da ombrellone, ma alla lunga seducente, capace di contagiare con la sua ambizione ma anche con la straordinaria carica umana che diffonde. Edizione Mondadori per tutte le tasche.

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